Negli ultimi anni l’innovazione è diventata un tema molto gettonato. Spesso, però, se ne parla senza sapere che cosa voglia dire: si tratta di un processo che ha bisogno di un’attenta pianificazione per sensibilizzare l’azienda e favorire l’adozione di strumenti pratici semplici, ma operativi.
Negli ultimi anni l’innovazione è diventata uno degli argomenti più gettonati, sia sulla carta stampata, sia in ambito istituzionale. Vale la pena, quindi, di fare alcune riflessioni sull’atteggiamento culturale che le nostre piccole e medie imprese hanno nei confronti di questo tema e sul modo in cui si pongono sul mercato.
Questione di metodo
A livello internazionale (ovvero in Paesi come gli Stati Uniti, le nazioni del Nord Europa o la Spagna), vi sono diversi tipi di approccio nei confronti dell’innovazione. Tutti, però, hanno un comune denominatore: il porsi di fronte a questo tema non come se si trattasse di una frontiera ancora sconosciuta, ma come se la cultura dell’innovazione fosse consolidata e concretamente applicata da decenni, se non addirittura da secoli. Da qui la considerazione del tutto personale, ma supportata dai differenti evidenze presenti nella letteratura e nella storia di aziende di successo, che il processo di innovazione non possa essere banalizzato alla ricerca della singola soluzione che risolva tutti problemi di fatturato di un’azienda o di un’organizzazione. Deve essere, al contrario, un approccio culturale, strategico, metodologico che è necessario impostare in termini di processo e di strumenti. Il rapporto tra le idee concepite e quelle realizzate con successo, generalmente, varia da un fattore 100 a qualche migliaio in funzione della tipicità del settore. Per questo motivo è necessario impostare un percorso di ricerca e sviluppo serio, ma soprattutto che sia possibile replicare. Sarebbe opportuno riflettere a fondo su quale potrebbe essere un approccio efficace in una nazione dove oltre il 90 per cento delle aziende è costituito da micro e piccole imprese e dove la cultura di impresa ha fatto fatica a sposarsi con il metodo.
Punti deboli
Ma quali sono i punti deboli delle aziende in tema di innovazione? Ecco gli elementi da prendere in considerazione per mettere in atto una specie di autodiagnosi, verificando il grado di innovazione e la coerenza con la propria organizzazione dei processi messi in atto:
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strategia aziendale chiara o indirizzata a un periodo medio lungo;
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assetto organizzativo preparato;
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strumenti efficaci ed efficienti per conoscere e valutare che cosa sta succedendo nel mondo (i miei concorrenti, i miei clienti potenziali, le nuove tecnologie, la disponibilità dei finanziamenti ecc.);
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curiosità diffusa a tutti i livelli;
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presenza di strumenti di comunicazione interna ed esterna efficace;
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conoscenza profonda del prodotto o del servizio correlato alla sua applicazione nei diversi settori (attuali o potenziali);
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capacità di pianificare il passaggio dall’intuizione al prodotto/servizio finito;
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propensione al mercato globale;
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conoscenza delle opportunità di finanziamento.
È interessante capire come – e non se - anche una piccola impresa del nostro Paese può attivare un processo metodico di innovazione, identificando le priorità e pianificandone lo sviluppo e controllo.
Fatti, non parole
Partendo da questi presupposti si può capire che l’innovazione è sicuramente un processo (non uno slogan) che può essere introdotto in un breve periodo di tempo, ma che ha bisogno di una strutturata e robusta pianificazione in termini di sensibilizzazione e trasferimento di strumenti pratici semplici, ma operativi.
Al contrario, continuare a parlare di innovazione senza sapere che cosa voglia dire e soprattutto che cosa si possa fare per far sì che diventi un modus operandi, rischia di trasformare l’opportunità dell’innovazione, ancora una volta, in uno dei tanti slogan da cui in Italia siamo stati invasi negli ultimi vent’anni (basti ricordare alcuni termini ricorrenti come qualità totale, benchmarking, lean production) e di cui gli imprenditori sono ormai stanchi.
Per essere vicini agli imprenditori Confapi Milano ha impostato e definito partnership che hanno l’obiettivo di supportare le imprese nella comprensione di quale approccio e strumento è più idoneo alla loro realtà. Per saperne di più contattaci
Articolo dell’Ing. Eugenio Marchello, Strategia e Innovazione