L’iniziativa Investimenti sostenibili 4.0, lanciata dal Ministero per lo Sviluppo Economico e gestita da Invitalia, punta a contrastare la contrazione causata dalla pandemia favorendo progetti a elevato contenuto tecnologico e, allo stesso tempo, rispettosi dell’ambiente

Investimenti sostenibili 4.0 è un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L'obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa per superare la contrazione indotta dall'emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0. Hanno la priorità quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e quelli che puntano, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell'investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare:

  • Per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, EmiliaRomagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione

Che cosa finanzia

I programmi di investimento devono:

  • prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l'ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
  • essere diretti all'ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente o alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nel territorio nazionale;

Inoltre devono rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:

- Nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all'80% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato;

- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda;

- prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni (indicativamente entro fine 2023).

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 677.875.519,57 euro, di cui:

- 250.207.123,57 euro per le Regioni del Centro – Nord a valere sulle risorse dell’iniziativa “REACT – EU” destinate all’Asse prioritario VI del Programma Operativo Nazionale (PON) “Imprese e competitività” 2014-2020, come modificato da ultimo con la decisione di esecuzione C(2021) 5865 finale, del 3 agosto 2021;

- 427.668.396,00 euro per le Regioni del Mezzogiorno. Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

Soggetti beneficiari

Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento;
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 10 febbraio 2022, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del Codice civile, che riguardino:

  1. a) macchinari, impianti e attrezzature;
  2. b) opere murarie, nei limiti del 40 % (quaranta per cento) del totale dei costi ammissibili;
  3. c) programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);
  4. d) acquisizione di certificazioni di sistemi di gestione ambientali o di efficienza energetica EMAS, UNI EN ISO 14001, UNI CEI EN ISO 50001 e di certificazioni ambientali di prodotto, relative alla linea di produzione oggetto del programma di investimento, che rientrano nella categoria delle etichette ambientali di tipo I regolamentate dalla norma ISO 14024 (ad esempio Ecolabel) o delle etichette di tipo III regolamentate dalla norma ISO 14025 (EPD).

Le spese, ai fini dell’ammissibilità, devono:

- essere relative a immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;

- essere riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati, che figurano nell’attivo dello stato patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;

- essere riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;

 - essere conformi alla normativa europea in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali nel periodo di programmazione 2014-2020, secondo quanto stabilito dal D.P.R. del 5 febbraio 2018, n. 22;

- essere sostenute nel rispetto dei termini di cui all’articolo 6, comma 6, lettere e) e f), del decreto ministeriale 10 febbraio 2022;

- essere sostenute ed effettivamente pagate dall’impresa beneficiaria;

- essere pagate esclusivamente tramite bonifici bancari, SEPA Credit Transfer, ovvero ricevute bancarie (RI.BA.), in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;

- qualora riferite a mezzi mobili, riguardare unicamente quelli non targati strettamente necessari al ciclo di produzione e pertanto dimensionati in base all’effettiva capacità produttiva; tali mezzi mobili, inoltre, devono essere identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;

- nel caso di programmi di investimento diretti alla diversificazione della produzione, superare almeno del 200% (duecento per cento) il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, come risultante nell’esercizio finanziario precedente l’avvio dell’investimento;

- essere conformi al principio DNSH. A tal fine per le spese oggetto di rendicontazione l’impresa beneficiaria dovrà dichiarare la rispondenza ai requisiti di sostenibilità ambientale applicabili e, in particolare, la conformità alla pertinente normativa ambientale dell’Unione Europea e nazionale, e che esse non si riferiscono alle attività escluse di cui all’Allegato V, sezione B, del regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017, riportate nell’allegato 1.

Spese non ammesse

Non sono, in ogni caso, ammesse le spese:

- sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;

- connesse a commesse interne;

 - relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;

- relative all’acquisto o alla locazione di terreni e fabbricati;

- di funzionamento, ivi incluse quelle per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;

- per consulenze e prestazioni d’opera professionale, incluse le spese notarili, fatto salvo quanto previsto in relazione alle spese per la diagnosi energetica;

- relative alla formazione del personale impiegato dall’impresa, anche laddove strettamente riferita alle immobilizzazioni previste dal programma;

- imputabili a imposte e tasse;

- inerenti a beni la cui installazione non è prevista presso l’unità produttiva interessata dal programma;

- correlate all’acquisto di mezzi targati;

- ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a 500,00 euro al netto di Iva.

Come presentare la domanda

Le domande possono essere presentate sul sito di Invitalia ) a partire dal 18 maggio 2022, nei giorni lavorativi, dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Conviene affrettarsi nella preparazione della domanda perché si tratta di una procedura a sportello con click day fino a esaurimento risorse.

A cura di Miriam Tirinzoni, consulente finanziaria, MT Consulting –

https://mt-consulting.it/wp-content/uploads/2022/04/235.1_SCHEDA_DI_SINTESI_4.0_SOSTENIBILI.pdf

 

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