Il Decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 (Decreto Rilancio) prevede, tra le diverse iniziative per le aziende di piccole e medie dimensioni, l’istituzione del Fondo Patrimonio PMI, gestito da Invitalia, finalizzato all’erogazione di prestiti obbligazionari a tasso agevolato. Scopri di che cosa si tratta

Il Fondo Patrimonio PMI prevede una dotazione di 4 miliardi di euro per il 2020.

La sua gestione è affidata a Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Spa) o a una società controllata.

Il Fondo è mirato alla sottoscrizione, entro il 31 dicembre 2020, di “obbligazioni o titoli di debito di nuova emissione” emessi da parte di società o cooperative con sede legale in Italia.

A chi è rivolto

Possono richiedere l’intervento del Fondo le società di capitali (anche semplificata aventi sede legale in Italia che rispettano le seguenti condizioni:

  • ammontare di ricavi nell’esercizio 2019 tra i 10 e i 50 milioni di euro
  • meno di 250 dipendenti;
  • riduzione complessiva dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 pari ad almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, a causa della pandemia da Covid-19;
  • aumento di capitale sociale a pagamento in misura non inferiore a 000 euro deliberato successivamente al 19 maggio 2020 ed entro la data di presentazione della domanda, comunque non oltre il 31 dicembre 2020;
  • non rientrare, al 31 dicembre 2019, nel novero delle imprese in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria.

Sono escluse le società o cooperative che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo.

Sono ammesse anche le imprese in concordato preventivo di continuità, con omologa già emessa, purché in regola con gli adempimenti contributivi e fiscali previsti dai piani di rientro e rateizzazione già esistenti al 19 maggio 2020 (data di entrata in vigore del DL Rilancio).

Non possono inoltre accedere ai benefici del Fondo, le società che hanno in corso una procedura concorsuale con finalità liquidatorie.

Requisiti di gruppo

Se l’istanza è presentata da una società facente parte di un gruppo:

  • il valore dei ricavi 2019 deve essere definito dalla somma dei ricavi registrati da tutte le società del gruppo al netto delle operazioni infragruppo;
  • la verifica del numero di dipendenti è effettuata a livello di gruppo.

Il numero dei dipendenti è calcolato in base ai dipendenti assunti in azienda, al 31 dicembre 2019, a tempo determinato o indeterminato e comunque con contratti che prevedono il vincolo di dipendenza. Nel calcolo dei dipendenti non si terrà conto dei dipendenti con contratto di apprendistato, con contratto di formazione o di inserimento, dipendenti in cassa integrazione straordinaria, lavoratori con contratto di somministrazione.

Cosa finanzia

Il Fondo Patrimonio PMI interviene acquistando obbligazioni o altri titoli di debito di nuova emissione con le seguenti caratteristiche:

  • il rimborso avviene al termine del sesto anno dalla sottoscrizione (è prevista la possibilità di un rimborso anticipato dopo il terzo anno dalla sottoscrizione);
  • il valore nominale del singolo titolo o obbligazione è non inferiore a 000 euro;
  • il tasso agevolato è 1,75% per il primo anno, 2% per il secondo e terzo anno e 2,50% per i restanti tre anni. Si tratta di un tasso nominale annuale (base 365 giorni);
  • gli interessi maturano e sono corrisposti con periodicità annuale. Gli interessi, tuttavia, su richiesta specifica, possono essere capitalizzati e corrisposti in un’unica soluzione alla scadenza.

L’ammontare massimo dei titoli sottoscritti è commisurato al minore tra:

  • tre volte l’ammontare dell’aumento del capitale eseguito;
  • il 12,5% del fatturato 2019.

Se le società hanno ottenuto ulteriori aiuti in termini di garanzie o di tassi di interesse nell’ambito del citato regime comunitario, la somma degli importi garantiti, dei prestiti agevolati e dell’ammontare degli strumenti finanziari sottoscritti non potrà superare il maggior valore tra:

  • il 25% del fatturato 2019;
  • il doppio dei costi del personale del 2019 (da bilancio o da dati certificati in caso di bilancio non ancora approvato);
  • il fabbisogno di liquidità della società per i diciotto mesi successivi alla concessione dell’aiuto.

Il finanziamento ricevuto deve essere destinato a costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali che siano localizzati in Italia. In nessun caso potrà essere utilizzato per il pagamento di debiti pregressi.

Premialità

È prevista una premialità se la società raggiunge uno o più dei seguenti obiettivi:

  • mantenimento dell’occupazione (al 31 dicembre 2019) presso stabilimenti produttivi italiani fino al rimborso del finanziamento;
  • investimenti per la tutela ambientale (riduzione consumi, emissioni o riqualificazione energetica di edifici) per un importo non inferiore al 30% del valore dei titoli sottoscritti ed effettuati entro la data di rimborso;
  • investimenti in tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 per un importo non inferiore al 30% del valore dei titoli sottoscritti ed effettuati entro la data di rimborso;

Per ognuno degli obiettivi raggiunti viene riconosciuta una riduzione del 5% del valore di rimborso. L’aiuto corrispondente sarà concesso in regime de minimis.

Obblighi a carico dell’emittente

  • Divieto di deliberare o effettuare, fino all'integrale rimborso degli strumenti finanziari, distribuzioni di riserve e acquisti di azioni proprie o quote;
  • divieto di procedere al rimborso di finanziamenti dei soci e al rimborso anticipato dei debiti aventi lo stesso grado di subordinazione degli strumenti finanziari
  • divieto di modificare la clausola di subordinazione dei debiti aventi lo stesso grado di subordinazione degli strumenti finanziari emessi;
  • obbligo di accendere un conto corrente dedicato su cui transiteranno esclusivamente i flussi monetari relativi al prestito;
  • obbligo di fornire ogni tre mesi un rendiconto per attestare il rispetto delle condizioni e dei termini del prestito e degli impegni assunti.

Come si presenta la domanda

Non sono previste graduatorie (procedura a sportello): le domande vengono valutate da Invitalia in base all’ordine di arrivo, fino a esaurimento dei fondi.

Il percorso per la sottoscrizione è molto semplificato e comprende i seguenti passaggi:

  • la società, effettuato l’aumento del capitale e deliberata l’emissione dell’obbligazione o del titolo di debito, presenta richiesta di finanziamento a Invitalia esclusivamente tramite la procedura informatica appositamente predisposta, allegando tutta la documentazione necessaria. Il versamento integrale dell’aumento deliberato (con contestuale invio della relativa documentazione contabile) potrà essere effettuato anche dopo la comunicazione di approvazione della domanda ma, in ogni caso, prima dell’effettiva sottoscrizione del titolo;
  • Invitalia, entro 10 giorni dal ricevimento della domanda, procede alle verifiche di ammissibilità, chiedendo eventualmente integrazioni in caso di necessità (da fornire entro 10 giorni);
  • in caso di esito positivo delle verifiche, Invitalia, entro i 10 giorni successivi, procede alla sottoscrizione dei titoli emessi ed al versamento del prezzo di sottoscrizione.

 

Articolo di Pierluigi Rufini, Associate, Tonucci & Partners

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