È prevista per l’11 maggio l’apertura dello sportello del bando Accordi di Innovazione, che promuove lo sviluppo di progetti innovativi in numerose aree di intervento

 Il bando Accordi di Innovazione intende promuovere lo sviluppo di progetti di ricerca & sviluppo in queste aree d’intervento:

  • tecnologie di fabbricazione;
  • tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
  • tecnologie abilitanti emergenti;
  • materiali avanzati;
  • intelligenza artificiale e robotica;
  • industrie circolari;
  • industria pulita a basse emissioni di carbonio;
  • malattie rare e non trasmissibili;
  • impianti industriali nella transizione energetica;
  • competitività industriale nel settore dei trasporti;
  • mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
  • mobilità intelligente;
  • stoccaggio dell’energia;
  • sistemi alimentari;
  • sistemi di bio-innovazione nella bioeconomia dell’Unione;
  • sistemi circolari.

I progetti, con una durata massima di 36 mesi, devono prevedere una spesa di almeno 5 milioni di euro. Possono essere proposti da una singola società o anche da un partenariato composto da più società ubicate in Italia.

L’agevolazione

È previsto un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spesa ammissibile sulle attività di ricerca industriale e del 25% sulle attività di sviluppo sperimentale.

Nel caso in cui il progetto prevedesse la collaborazione con un organismo di ricerca (Università, centri di ricerca, start up innovative) è possibile richiedere una maggiorazione del contributo in misura del 5% per le grandi imprese.

Qualora vi sia disponibilità dei fondi, il bando prevede inoltre la possibilità di richiedere, oltre al contributo a fondo perduto, anche un finanziamento agevolato pari al 20% del costo del progetto.

La Regione nella quale viene svolto il progetto può, a sua discrezione, aggiungere un’ulteriore quota di finanziamento nella forma di contributo a fondo perduto o di finanziamento agevolato non inferiore al 5% del costo del progetto.

Spese ammissibili

Le voci di spesa agevolabili riguardano il personale aziendale coinvolto nel progetto (relativo all’area ricerca & sviluppo e della produzione), consulenze esterne, attività di ricerca e di studi commissionate all’esterno, attrezzature (per le quote di ammortamento e di utilizzo per il progetto), materiali di consumo. Si aggiungono le spese generali, in misura pari al 25% dei costi diretti del progetto e che non devono essere rendicontate ma sulle quali si applica comunque l’agevolazione.

Sono ammissibili al finanziamento le spese che saranno sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda.

Modalità di accesso

Per accedere alle agevolazioni previste dal decreto ministeriale 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto e, nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata. In tale ambito, in particolare, valuta:

  • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;
  • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;
  • la conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;
  • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;
  • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo. In seguito, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

Apertura del bando

11 maggio 2022

A cura di Miriam Tirinzoni, consulente finanziaria, MT Consulting –

https://mt-consulting.it/wp-content/uploads/2022/03/235_ACCORDI_INNOVAZIONE_PNRR.pdf

 

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