Individuare le figure preposte alla sicurezza, sottoporle a un'adeguata formazione e addestramento, scrivere le procedure lavorative e vigilare sulla loro messa in pratica. I tre step chiave per adempiere alle normative e prevenire gli incidenti sul lavoro
Le frequenti notizie di incidenti sul lavoro ci ricordano l'importanza di tutelare al meglio la sicurezza di dipendenti e collaboratori. La legge (art. 15 del D.lgs. 81/08) definisce infatti una serie di obblighi per gli imprenditori: ad esempio la valutazione dei rischi, il programma della prevenzione e l'eliminazione e/o riduzione dei rischi all’interno dell’ambiente di lavoro.
Limitarsi a scrivere il Documento di Valutazione dei Rischi può non essere sufficiente in quelle realtà lavorative in cui sono presenti rischi specifici di una certa importanza, oltre a una complessità dell’organizzazione lavorativa. Ecco gli step che è fondamentale seguire.
1 - Individuare Dirigenti e Preposti per la Sicurezza
Per elevare lo standard di sicurezza in questi ambienti di lavoro è necessario procedere all’individuazione di Dirigenti e Preposti per la Sicurezza, alla loro formazione e al loro addestramento.
Quando si parla di individuazione si applica la regola di base, cioè si sceglie chi di fatto esercita queste funzioni nell’ambiente di lavoro, assolvendo così al requisito di esperienza e presenza.
Riguardo alla formazione di queste figure, è importantissimo plasmarla il più possibile sulla realtà lavorativa in cui i Dirigenti e i Preposti per la Sicurezza si trovano a operare, cercando di svolgere parte dell’attività formativa all’interno della sezione lavorativa di appartenenza.
Infine, l'addestramento su casi pratici e situazioni ricorrenti è necessario per l’acquisizione di maggiore sicurezza e consapevolezza dei propri ruoli. A trarne beneficio è tutto l’organigramma aziendale della sicurezza e, in particolare, l'addestramento è un grande aiuto per il datore di lavoro.
2 - Stesura delle procedure lavorative
Il passaggio immediatamente successivo è la stesura delle procedure lavorative, in cui necessariamente devono essere coinvolti Dirigenti e Preposti per la Sicurezza.
Le procedure lavorative riguardano solitamente lo svolgimento di una mansione, la manutenzione di un macchinario, la gestione di un ambiente di lavoro, l’utilizzo di un’attrezzatura e tutte quelle situazioni da cui possano risultare pericoli per la salute e sicurezza dei lavoratori.
Le procedure devono essere consegnate a ciascun lavoratore, spiegate e su di esse si rende necessario l’addestramento almeno due volte l’anno. Insieme ai corsi di informazione e formazione dei lavoratori, l’addestramento contribuisce fortemente alla diminuzione della probabilità che accada un evento dannoso.
3 - Vigilanza
Premessa la vigilanza del datore di lavoro, i Dirigenti per la Sicurezza devono attuare le sue direttive organizzando l’attività lavorativa e vigilando (art. 2, co.1, lett. D, D.lgs. 81/08). I Preposti per la Sicurezza sovrintendono all’attività lavorativa e garantiscono l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa (art. 2, co. 1, lett. E, D.lgs. 81/08).
Solo in questo modo il datore di Lavoro può assolvere all’obbligo di vigilare pienamente sull’osservanza delle misure di prevenzione adottate attraverso l’individuazione di soggetti dedicati a questo e la previsione di procedure che assicurino la conoscenza da parte sua delle attività lavorative effettivamente compiute e delle loro concrete modalità esecutive. Solo così è garantita una continua efficacia delle misure di prevenzione scelte a seguito della valutazione dei rischi.
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