Per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo propongono una misura diretta alle Mpmi. L’agevolazione è un contributo a fondo perduto fino a 10mila euro
Per favorire la ripresa e il rilancio dell’economia lombarda duramente colpita dalla pandemia di Covid 19, Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo promuovono una misura finalizzata a sostenere l’avvio di nuove imprese nella regione. L’iniziativa ha anche l’obiettivo di dare impulso all’autoimprenditorialità come opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro.
A chi è rivolto il bando
Le micro, piccole e medie imprese del commercio (inclusi i pubblici esercizi), terziario, manifatturiero, costruzioni e intermediari del commercio, artigiani e cooperative dei medesimi settori che hanno aperto una nuova attività (sede legale e operativa) in Lombardia dopo il 1° gennaio 2022. Inoltre, il contributo è disponibile anche per le nuove imprese iscritte all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia.
L’agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di Iva). Queste le modalità:
Investimento minimo: € 5.000,00
Intensità del contributo: 50% delle spese ammissibili
Importo contributo massimo: € 10.000,00
Progetti ammissibili
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti tipologie di spesa per l’avvio della nuova impresa:
- a) onorari notarili e costi relativi alla costituzione d'impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente);
- b) onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, nei seguenti ambiti:
- marketing e comunicazione;
- logistica;
- produzione;
- personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa;
- contrattualistica;
- contabilità e fiscalità.
- c) Acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi, anche finalizzati alla sicurezza, incluse le spese per il montaggio/trasporto/manodopera e le relative opere murarie strettamente collegate. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta;
- d) acquisto di software gestionali, professionali e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud, saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 50% della spesa totale di progetto;
- e) acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari);
- f) registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità e relative spese per consulenze specialistiche;
- g) canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;
- h) sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell'attività) e strumenti di comunicazione e promozione (ad esempio messaggi pubblicitari su radio, Tv, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google Ads, spese per materiali pubblicitari);
- i) spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura massima del 7% delle spese di cui ai precedenti punti (da a ad h).
Presentazione delle domande
Le domande saranno valutate in ordine di presentazione e dovranno essere trasmesse in modalità telematica, con firma digitale, fino al 31 marzo 2023.
A cura di Miriam Tirinzoni, consulente finanziaria, MT Consulting
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